Fusti legnosi alla base, eretti, semplici. Foglie lineari, a guaina 3-8 volte più lunga che larga. Fiori in fascetti apicali all'ascella di brattee più o meno ovato-acuminate, aristate; squame dell'epicalice bruscamente ristrette in alto ed aristate; calice fusiforme 2-4 X 10-13 (-20) mm; petali con lembo roseo a rosso, barbato alla base.
Centro- e S-Europea
In tutto il territorio: C (manca Sardegna e Corsica). Dedicato all'ordine dei Certosini oppure, secondo altra etimologia, ai fratelli Karthäuser, naturalisti tedeschi del sec. XVIII. Pontedera G. (1688-1757), botanico padovano.
Osservazione - La delimitazione rispetto alle sp. vicine è spesso problematica. Tipicamente le squame dell'epicalice sono bruscamente ristrette o quasi troncate all'apice e portano una resta che pertanto è ben distinta dalla porzione laminare delle squame; raramente si presentano popolazioni con squame acute, progressivamente ristrette nella resta. Con questo si passa a D. pontederae 2 Kerner (calice di 10-15 mm, il caso più frequente) oppure a D. giganteus D'Urv. (calice 18-22 mm), ed effettivamente queste due sp. sono state ripetutamente segnalate per la flora italiana. D. pontederae è stato indicato in più luoghi del Trentino-Alto Adige ed anche distribuito in exsiccata da Fortezza, però si tratta di sp. dell'area balcanico-danubiana, le cui località sicure più prossime sono nel bacino di Vienna; su una popolazione del M. Morrone in Abruzzo, è stato descritto D. gìganteus subsp. italicus Tutin: è probabile che nell'uno e nell'altro caso si tratti di individui atipici di Sp. Dianthus carthusianorum.
Variabilità - La straordinaria plasticità di questa sp. ha dato luogo a diversi tentativi di inquadramento (i più completi di Hegi in Ill. Fl. Mitteleur. 3: 323-326 ed Allg. Bot. Zeitschr., 1911) fra loro contradditori, ciò che ha indotto Tutin in Fl. Europ. 1: 203 a rinunziare ad una analisi approfondita, ritenendo che non vi sia correlazione fra le variazioni dei singoli caratteri e che tali variazioni abbiano carattere continuo e senza gradienti geografici.

Vedi altre piante vicine a Dianthus carthusianorum (stesso genere, stessa famiglia o stesso epiteto specifico)

Dove sono state fotografate