Pianta perenne erbacea; radice bulbiforme ingrossata e biancastra, fusti eretti, ramificati, irti di peli patenti. Questa specie è di aspetto assai variabile nella pubescenza delle foglie e del fusto e ha un altezza compresa fra 15÷80 cm. Foglie, per lo più basali, con segmento centrale peduncolato (2-4 volte la lamina), alterne, con lamina pubescente a contorno subpentagonale o reniforme, divisa in 3 segmenti palmatopartiti; le cauline sono sessili, le superiori ridotte a lacinie, lineari-lanceolate. I fiori con peduncoli solcati, giallo-oro, lucenti, hanno calice con sepali ovato-lanceolati, deflessi, membranosi e villosi esternamente, di colore giallo-verdognolo, caratteristica questa, che rende facilmente identificabile questo tipo di ranuncolo; corolla a 5 petali di forma ovata, con una piccola cavità nettarifera alla base di ciascun petalo. I frutti sono poliacheni con acheni di 2-4 mm, compressi e glabri, con becco dritto o ricurvo.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Antesi: marzo÷ottobre
Habitat: Pianta comune, dei prati aridi e degli luoghi incolti, infestante della bietola e delle colture erbacee in generale. 0÷2.100 m s.l.m.
Etimologia: Il nome del genere dal latino “rana”, forse perchè molte specie di ranuncolo vivono in ambiente umido e paludoso; il nome specifico si riferisce all'ispessimento alla base della pianta, simile a un bulbo.
Proprietà ed utilizzi: Come la maggior parte delle piante appartenenti alla famiglia delle Ranuculaceae contiene composti acri ed irritanti, è pianta tossica che solo essiccata perde in parte la sua tossicità, ma di cui si sconsiglia l'uso per auotmedicazione. Ha proprietà antispasmodiche e calmanti del dolore, proprio per questo può essere impiegata come coadiuvante nella cura della sciatica. Sin dal XVI secolo invece se ne consigliava l'uso nella prevenzione e cura dell'herpes labiale: eccellente rimedio omeopatico per la cicatrizzazione delle lesioni, ottimo l'effetto calmante.
Curiosità: Pare che nel passato i mendicanti scoperte le proprietà vescicanti della pianta, usassero strofinarla sulla pelle, al fine di produrre ferite aperte e quindi suscitare la simpatia dei passanti e possibili benefattori.

[Marinella Zepigi, 09/04/2008]
"Ranunculus bulbosus L. - Ranuncolo bulboso"
In Acta Plantarum, Forum

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