Pianta erbacea perenne, altezza di 60-150/200 cm, ricoperta da peli corti ± increspati, provvista di una radice bianco-grigiastra fibrosa e di fusti eretti, solcati longitudinalmente, spesso rossastri, ramoso-corimbosi nella parte superiore.
Foglie opposte od alterne, brevemente picciolate, le inferiori lanceolato-acuminate, le superiori divise a 3 segmenti lanceolati, con apice acuto, tutte a margine irregolarmente seghettato-dentato.
Infiorescenza in capolini raggruppati in densi corimbi appiattiti all 'apice dei fusti principali. Ogni capolino è formato da 5-6 flosculi a 5 lembi dentati, tutti uguali, tubulosi, privi di ligule, ermafroditi, leggermente profumati di un color roseo- porporino, talvolta biancastri, lunghi 10 mm. Sono circondati da un involucro cilindrico con squame embriciate, di cui le esterne, ottuse e brevissime. Stilo bianco lungo. Antere arrotondate alla base.
Frutti: acheni angoloso-striati sormontati da pappi di una sola serie di peli rigidi, biancastri.

Tipo corologico: paleotemp. - Eurasiatiche in senso lato, che ricompaiono anche nel Nordafrica.
Habitat: pianta spontanea che cresce in luoghi umidi, boschi freschi, sulle sponde e greti dei fiumi, in zone paludose, ma anche in suoli incolti e ruderali, dal mare alla zona montana. Anche il nome popolare canapa acquatica giustifica e rappresenta il suo habitat. Da 0 a 1400 m s.l.m.
Note di Sistematica: nel nostro territorio oltre alla subspecie nominale, sopra descritta, è presente:
E. cannabinum subsp. corsicum (Loisel.) P. Fourn., pianta con fusti gracili e di altezza inferiore, infiorescenza corimbosa povera, foglie maggiormente indivise e pappo lungo quanto l'achenio o meno.

Etimologia: il nome del genere deriva dal greco e significa "che nasce dal nobile padre", fa riferimento al nome di Mitridate Eupatore re del Ponto, antica regione dell'Asia Minore (I secolo a.C.), che avrebbe scoperto per primo le proprietà e gli usi medicinali della pianta. Il nome specifico deriva dal latino cannabina, cannabis= canapa con riferimento all'aspetto fogliare del caule simile a quello della canapa (Cannabis sativa).
Proprietà ed utilizzi: specie officinale tossica
Numerosi sono i principi attivi contenuti nella pianta: l'eupatoriopicrina è anticancerogeno ed inibisce la crescita delle cellule, i polisaccaridi agiscono sul sistema immunitario ed il p-cimene, un olio etereo, dotato di proprietà antivirali che rendono l'organismo più resistente alle infezioni virali.
Questa pianta è da lungo tempo conosciuta ed utilizzata per le sue proprietà colagoghe-coleretiche ( per attenuare disturbi di fegato), diuretiche, depurative, lassative, espettoranti, per combattere raffreddori e febbri influenzali. I principi attivi contenuti nella radice agiscono come lassativi e vermifughi, mentre quelli contenuti nelle foglie e nelle sommità fiorite hanno una azione diuretica, sudorifera, depurativa e colagoga.
I decotti di eupatoria venivano impiegati per favorire la guarigione di piaghe, ulcerazioni cutanee, eruzioni, eczemi e screpolature della pelle.
Nel fitocomplesso sono purtroppo presenti un alto contenuto di alcaloidi pirrolozidinici che sono epatotossici, pertanto l'uso di questa pianta è sconsigliato o deve essere assunta sotto stretto controllo medico.

[Mirna Medri, 25/11/2008]
"Eupatorium cannabinum L. - Canapa acquatica"
In Acta Plantarum, Forum

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.

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