Pianta erbacea annuale o perenne, alta 3-60 cm, con radice fittonante e fusto ridotto o subnullo lungo 1-5 cm peloso con peli eretto-patenti, spesso con sfumature rossastre; aspetto variabile in funzione della stagione e dell'habitat. Foglie basali completamente pennato-divise, larghe 1-2 cm e lunghe 3-5 cm con 9 - 11 segmenti ovati, pennato partiti con incisioni più profonde di mezzo della lamina. Fiori ermafroditi, attinomorfi, 5ciclici, 5meri, cime o ombrelle 2-3-4 flore su peduncoli lunghi circa 1 cm, eretti solo durante l'antesi; brattee alla base del capolino largamente ovali; calice formato da 5 sepali liberi lunghi 5-6 mm con breve mucrone apicale; fiore a 5 petali rosei in genere poco più lunghi dei sepali pelosi sull'unghia; 5 stami, alternati a 5 staminoidi squamiformi tutti saldati alla base; ovario supero; stili concresciuti in un becco che prolunga l'ovario; stimmi lineari. Frutto su peduncoli sempre ripiegati alla fruttescenza, formato da una porzione inferiore avvolta dal calice ed un becco lungo 3-4 cm; la porzione inferiore contiene 5 acheni irsuti, lunghi 4-5 mm, con un solco all'apice della fossetta; gli acheni a maturità si separano per avvolgimento igroscopico dello stilo, che si lacera in reste ritorte a spirale.
Si tratta di specie ad alta variabilità: in popolazioni sviluppatesi durante l'estate o su terreni più pingui può presentare fusti lunghi fino a 60 cm abbondantemente fogliosi, le foglie possono essere 2-3 pennatosette con ombrelle 3-10 flore. Le dimensioni dei petali sono molto variabili; anche il colore può essere più o meno sbiadito o con una macchia scura alla base dell'unghia.
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica...
Habitat: Incolti, bordi di strade, prati asciutti, vigne, suoli sabbiosi dal livello del mare a 1800 metri.
Note di Sistematica: Il genere Erodium è presente in Italia con una quindicina di specie, con areale prevalentemente insulare e peninsulare.
Tra le specie con foglie basali a lamina pennatosetta Erodium cicutarium (L.) L'Hér.potrebbe essere confuso con:
Erodium salzmannii Delile, che presenta però foglie sempre 2-3 pennatosette, becco più lungo ed areale limitato alla zone litorali della Sardegna.
Erodium lebelii subsp. marcuccii (Parl.) Guitt., pianta nettamente vischiosa con areale limitato alle dune litorenee di Sardegna e forse Toscana (non ritrovato recentemente).
Erodium acaule (L.) Bech. & Thell., pianta perenne ed acaule, pubescente, con petali lunghi 2-3 volte i sepali.
Erodium moschatum (L.) L'Hér., che presenta però foglie semplicemente pennate (incisioni dei segmenti poco profonde) e fusto ascendente e striato.

Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco “erodios” , airone, per la forma dei frutti, simili al becco dell'airone. Il nome specifico in latino significa simile a cicuta, per le foglie pennatosette.
Proprietà ed utilizzi: specie officinale
Si utilizza tutta la pianta, privata delle radici, raccolta al momento della fioritura e i semi. Contiene tannino, acido ellagico, acido gallico e sali potassici. Ha effetti diuretici, antiemorragici ed è stimolante del tono uterino.
Curiosità: Anche altri generi della famiglia Geraniaceae hanno ricevuto il loro nome per la somiglianza del loro frutto con il becco dei trampolieri. Geranium deriva dal greco “geranòs” che significa gru e Pelargonium deriva dal greco “pelargòs” che significa cicogna.
I semi di Erodium vengono lanciati fuori dal frutto e possono attaccarsi al pelo degli animali grazie alle lunghe reste spiralate; in questo modo vengono diffusi; le reste spiralate permettono ai semi di penetrare facilmente nel terreno, quando cambia l'umidità atmosferica.

[Daniela Longo, 17/04/2008]
"Erodium cicutarium (L.) L'Hér. - Becco di gru comune"
In Acta Plantarum, Forum

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