Genere Platanthera
Piante erbacee perenni a foglie intere e nervature parallele (eccetto in Goodyera). Fusto (in tutti i generi europei) semplice ed eretto; inflorescenza in spiga o racemo semplice. Fiori zigomorfi, pentaciclici; perianzio composto di 2 verticilli di 3 tepali. Dei 3 esterni, il mediano di solito poco diverso dai laterali. Dei 3 interni, i 2 laterali identici tra loro, il terzo, detto labello, quasi sempre molto diverso per forma e colore, spesso prolungato alla base in uno sperone. Nella maggior parte dei generi (esclusi Nigritella, Microstylis ed Epipogium) il fiore è resupinato, ossia il labello, che dovrebbe occupare la posizione superiore, si trova invece in posizione inferiore a causa di una torsione dell'ovario o del peduncolo. Androceo e gineceo fusi in una struttura detta il ginostemio, talvolta prolungata in un rostro. Stami fertili soltanto 2 del verticillo interno (sezione Diandrae, solo genere Cypripedium) oppure 1 del verticillo esterno (sezione Monandrae, tutti gli altri generi). Il polline è conglutinato in masse o pollini, uno per ciascuna loggia dell'antera; i pollini sono forniti di una ghiandola vischiosa (il retinacolo), a cui possono essere attaccati mediante un filamento (caudicola). In alcuni generi le caudicole dei due pollini sono connesse ad un solo retinacolo comune. I retinacoli possono essere racchiusi in una borsicola. Ovario infero, sessile o peduncolato; frutto una capsula a 3 o 6 costole; semi minutissimi e numerosi.