Fusto lignificato, ramoso dalla base, talvolta con ramifusto a candelabro; tunica assente. Foglie 20-30 ravvicinate (lunghe 1.3-1.5 volte l'internodo soprastante), raramente con fascetti ascellari; lamina ovato-allungata a lineare (4-10 X 27-100-meri), intera (raramente una coppia di dentelli in ⅓ superiori), acuta o acuminata. Inflorescenza generalmente 7-15 flora, indivisa, scarsamente allungata dopo l'antesi, con fiori a forte profumo di vaniglia; peduncoli 5-7 (fruttificazione 8-10) mm; sepali oblanceolati a lineari-spatolati (2-3 X 8-10 mm), spesso tinti di violaceo; petali spatolati (5-7 X 12-20 mm), giallo-scuri a bruno-aranciati e raramente fino a bruno-violetti; silique subparallele, decisamente ristrette alla base, bicompresse (2.8-4 X 45-65 mm); stilo 1.8-2.8 mm; stimma smarginato a bilobo.
Nota - Si tratta di una stirpe ottenuta attraverso la coltura da specie endemiche nel bacino Egeo, nota già nel Medioevo (forse anche prima) e naturalizzata in tutto il territorio; va comunque considerata un elemento non spontaneo nella nostra flora.

Vedi altre piante vicine a Erysimum cheiri (stesso genere, stessa famiglia o stesso epiteto specifico)

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