Arbusto caducifoglio, suffruticoso, ± peloso da giovane poi glabrescente; fusti eretti, legnosi, angolosi, striati e molto ramificati. Altezza 1÷2 m. Le foglie sono alterne, imparipennate, composte da 4÷5 ÷9 foglioline obovato-cuneate ad apice di forma variabile: ottuso o con breve mucrone, la pagina inferiore ± pubescente, le foglie apicali parzialmente persistenti, alla base stipole libere triangolari di colore rossastro.
I fiori, inodori, sono riuniti in infiorescenze pendule, ombrelliformi ± peduncolate, 1÷ 2÷4flore. I fiori hanno pedicello peloso + corto del calice; calice sparsamente peloso, talvolta arrossato, denti brevi e ciliati ; la corolla giallo chiaro, con vessillo ovato talvolta venato di bruno, troncato alla base con unghia a volte + larga del calice; ali ellittiche ± lunghe come il vessillo, carena assai + corta delle ali. I frutti sono lunghi legumi arcuati muniti di rostro apicale, sono suddivisi in diverse logge monosperme, hanno nella subspecie nominale, una tipica strozzatura tra una loggia e l'altra, contengono semi rossi o nerastri, con tegumenti duri e impermeabili.
Tipo corologico: Centroeurop. - Europa temperata dalla Francia all'Ucraina.
Habitat: vegeta nelle cerrete e nei boschi di latifoglie decidue più o meno mesofili, nei cespuglieti, negli incolti, tipica della macchia mediterranea, preferisce un suolo calcareo; 0÷1.700 m s.l.m.
Note di sistematica: sottospecie presenti in Italia:
Emerus major subsp. emeroides (Boiss. & Spruner) Soldano & F. Conti, che si distingue per foglie un pò glaucescenti generalmente sessili; ombrelle che si formano contemporanemanete alle foglie, portate da brevi peduncoli; legume subcilindrico generalmente 7÷14 cm, non strozzato fra una loggia e l'altra.
Emerus major Mill. subsp. major, che si distingue per foglie verde scuro spesso peduncolate; ombrelle che si formano contemporaneamente alle foglie costituite da 2÷3÷4 elementi portati da lunghi peduncoli; vessillo venato di bruno; legume con segmenti ad angolo ottuso di dimensioni < di 8 cm, strozzato fra una loggia e l'altra.

Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco "kérmeros" = addomesticato, cioè pianta coltivata; l'epiteto specifico "major" è il comparativo latino di maggioranza dell'aggettivo "magnus", va riferito al fatto che questa specie raggiunge le dimensioni maggiori fra le congeneri.
Proprietà ed utilizzi: specie officinale.
Costituenti principali: proteine, aminoacidi, lipidi, acidi grassi, flavonoidi, glucoside coronillina.
Pianta diuretica e cardiotonica. L'estratto alcoolico delle foglie è leggermente purgativo.
Le foglie che hanno sapore amaro, spesso vengono adoperate per adulterare i preparati a base di Cassia acutifolia Delile, pianta da cui si ricava la droga conosciuta come "Senna" che è uno dei pochi lassativi che si possono impiegare durante la gravidanza e l'allattamento; infatti uno dei nomi vernacolari di questa specie è "Cassia mata".
La specie è ritenuta importante per il miglioramento del contenuto in azoto del terreno, data la simbiosi con Rhizobium leguminosarum, batteri che sono in grado di trasformare l'azoto atmosferico in forma gassosa, facilmente assimilabile per le piante. È pianta ottima come foraggio per il bestiame, in particolare i conigli ne sono molto ghiotti; è anche coltivata come ornamentale.

[Marinella Zepigi, 22/01/2010]
"Emerus major Mill. - Cornetta dondolina"
In Acta Plantarum, Forum

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.

Vedi altre piante vicine a Emerus major (stesso genere, stessa famiglia o stesso epiteto specifico)

Dove sono state fotografate