Pianta suffruticosa, generalmente dioica, sempreverde rizomatosa e molto ramificata, alta fino a 1,50 m, con fusti legnosi e rigidi, arcuato-ascendenti, ± cilindrici, finemente pubescenti, solcati. I nuovi rigetti primaverili, ancora privi di cladodi, sono chiamati turioni. Foglie ridotte a minuscole squame membranacee speronate, spinose alla base dei fusti, sostituite per la funzione clorifilliana dai cladodi (rametti trasformati) che si sviluppano nella loro ascella. Essi sono aghiformi (0,6 x (4)7-9 mm) e rigidi, canalicolati, ± eguali fra loro, con una spinula cornea e pungente all'apice, disposti in fascetti verticillati di 4-12. Fiori solitari o appaiati, su brevi pedicelli articolati (3-8 mm) disposti all'ascella dei cladodi, con perigonio (4-5 mm) a 6 tepali verde-giallastri saldati alla base. I fiori sono apparentemente ermafroditi presentando gli organi riproduttivi femminili e maschili, ma si comportano come unisessuali: fiori femminili sono caratterizzati da stami corti con antere sterili (staminodi) che non producono polline, mentre nei fiori maschili il gineceo è abortivo e sensibilmente più piccolo in rapporto ai tepali, e non arriva alla fruttificazione. Stami 6. Ovario supero tricarpellare. Stimmi 3.
Il frutto è una bacca sferica (5-6 mm Ø), verde, quasi nera a maturità, contenente 1-3 semi.
Impollinazione: entomogama
Numero cromosomico: 2n=40
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Antesi: agosto-novembre
Distribuzione in Italia: Presente in quasi tutto il territorio. Specie tipicamente mediterranea, comune soprattutto nelle regioni centro-meridionali, più rara o sporadica nel nord.
Habitat: Macchie, leccete, boschi di latifoglie, siepi, su substrato calcareo, da 0 a 1300 m s.l.m.
Specie xerofila.
Note di Sistematica: Fiori nella Nuova Fl. Analitica, 1: 281, divide Asparagus in 3 sezioni:
1. Fiori poligami (cioè ermafroditi misti ad unisessuali) oppure dioici ecc., sez. Euasparagus
2. Fiori tutti ermafroditi ... Cladodi aghiformi, sez. Asparagopsis
3. Fiori come sopra ... Cladodi fogliacei, sez. Myrsiphyllum

In Asparagus acutifolius (che sta nella sez. Euasparagus) si trovano sia fiori ermafroditi che unisessuali.
Etimologia: Il nome del genere dal gr. 'aspháragos', che deriva probabilmente a sua volta dall'antico persiano asparag, "germoglio" che confermerebbe l'origine orientale, probabilmente mesopotamica. L'epiteto specifico dal lat. 'acutifolius, -a, -um', si riferisce appunto alla spinulosità delle 'foglie'.
Proprietà ed utilizzi: Immagine Specie commestibile officinale
Le proprietà del genere Asparagus sono molto note. I turioni e soprattutto i rizomi, hanno effetti eminentemente diuretici, depurativi, lassativi e dimagranti. Contengono aminoacidi (asparagina) e molti sali minerali. Ma l'uso non è consigliabile a chi soffre di infiammazioni renali. Nell'organismo, dopo il consumo alimentare, si forma un metilcaptano, sostanza che viene eliminata attraverso le urine, conferendo loro un caratteristico odore penetrante e sgradevole. I turioni di A. acutifolius sono commestibili come quelli delle altre specie affini. Hanno un sapore leggermente amarognolo e sono molto ricercati per varie preparazioni gastronomiche.

[Anja Michelucci in collaborazione con Carlo Cibei, 27/11/2009]
"Asparagus acutifolius L. - Asparago pungente"
In Acta Plantarum, Forum

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.

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