Pianta erbacea perenne, alta 0,50-1 m, munita di un grosso tubero verticale nerastro e di fusti ramificati, verdi o spesso rossastri, glabri o poco pubescenti in alto; essi sono articolati in nodi ingrossati nella prossimità dei quali si staccano alla fine del periodo vegetativo. Foglie opposte, glabre, ovato-acuminate, subcordate o troncate alla base; le inferiori lungamente picciolate, le superiori con piccioli decrescenti fino a diventare subsessili. Infiorescenza in cime apicali, con gruppi di 3-6 fiori ermafroditi, fragranti, che si aprono nelle ore crepuscolari o notturne. Calice sostituito da un involucro di 9-13 mm con 5 brattee triangolari e acute, saldate alla base.
Perianzio petaloide, imbutiforme, con tubo lungo e stretto di 25-35 mm, pubescente, e lembo ampio, pentalobato. Esso può avere varie tonalità, da bianco a rosso, roseo, giallo o screziato e sulla stessa pianta possono apparire simultaneamente fiori di colorazione differente. Stami 5, saldati alla base del tubo, sporgenti, con antere ovali. Ovario supero monoloculare. Stilo filiforme con stimma discoide. Il frutto è un achenio ovale di 9 mm, rugoso-verrucoso, nero a maturità, avvolto dall'involucro accrescente.
Impollinazione: entomogama (Sphingidae).
Tipo corologico: Avv. - Avventizia o naturalizzata (che si diffonde allo stato spontaneo su territori diversi dal suo areale originario). S-Americ. - America del sud.
Antesi: maggio÷ottobre
Distribuzione in Italia: specie neofita invasiva, originaria del Perù, comunemente coltivata come pianta ornamentale, avventiziata in quasi tutto il territorio.
Habitat: terreni freschi e fertili, ricchi di nutrienti, da 0 a 600 m s.l.m.
Note di Sistematica: sono presenti nella nostra flora altre due congeneri:
- Mirabilis longiflora L. Pianta con fiori quasi sempre bianchi, molto fragranti e con tubo del perianzio lunghissimo; stami molto sporgenti a filamenti violacei. Specie neofita, spesso coltivata nei giardini, naturalizzata solo in SIC
- Mirabilis nyctaginea (Mchx.) MacMill. Pianta con foglie cuoriformi, brevemente picciolate; fiori piccoli (1 cm) disposti in gruppetti lungamente peduncolati con ampie brattee; perianzio tubuloso, generalmente rosa-violaceo, con lobi bifidi. Specie neofita invasiva, talvolta naturalizzata.

Etimologia: il nome del genere dal lat. 'mirabilis, -is, -e', ammirevole, meraviglioso, da riferire non tanto alla bellezza dei fiori che alla loro singolarità in quanto possono essere di colori diversi sulla medesima pianta.
L'epiteto specifico deriva da Jalápa (o Xalápa), una città nella provincia di Vera Cruz in Messico, probabilmente per la somiglianza dei tuberi di M. jalapa con quelli di Ipomea purga, originaria di questa regione e dalla cui radice, chiamata jalápa, si estrae un forte lassativo.
Curiosità: Mirabilis jalapa è una pianta interessante e molto studiata dai genetisti per la peculiarità dei fenomeni in cui si trasmettono i colori dei fiori nell'ibridazione e che non seguono sempre le regole mendeliane (piante con fiori rossi incrociate con quelle con fiori bianchi producono discendenti con fiori rosa, e non rossi). Carl Correns (1864-1933) prese M. jalapa come organismo modello nei suoi studi sull'eredità citoplasmatica.

[Anja Michelucci, 22/09/2010]
"Mirabilis jalapa L. - Bella di notte"
In Acta Plantarum, Forum

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